Garante dei diritti del detenuto cercasi…

imagesIl comune di belluno con deliberazioni del consiglio comunale N. 77 del 18/12/2013 ha istituito il “Garante dei diritti delle persone private dalle libertà”. Ad 8 mesi di distanza, questa figura di tramite tra il carcere e il comune non esiste ancora. Il sindaco a riguardo, interrogato da noi in questi giorni, ha detto che il bando è stato fatto e nessuno ha presentato la propria candidatura e che la riproporranno. Noi non abbiamo visto niente sul sito del Comune, forse è stato tolto, forse si trova nel “deep web”.
Ma non c’è bisogno di nessun bando e nessuna candidatura perché il comma 1 dell’articolo 2 del regolamento del garante contenuto nella delibera dice: “Il Sindaco, previa consultazione della Conferenza dei Capigruppo e sentita la Direttrice della Casa Circondariale di Belluno, nomina, con propria ordinanza, il Garante, scegliendolo fra persone residenti nel Comune di Belluno d’indiscusso prestigio e di notoria fama nel campo delle scienze giuridiche, dei diritti umani, ovvero delle attività sociali negli Istituti di prevenzione e pena e nei Centri di servizio sociale.”
Il carcere di Belluno, ha molti problemi di gestione della vita della comunità penitenziaria. La spesa dei detenuti costa, le medicine sono quelle a disposizione dell’infermeria, il cibo non è sempre salutare, le richieste dei detenuti per le misure alternative o lo sconto di pena non riescono ad essere smaltite, non c’è danaro a disposizione delle casse del carcere per adeguamenti dei locali e le condizioni di lavoro delle guardie sono disagiate e tristi in quel fatiscente e umido edificio dei tempi del fascismo.
E’ l’intero sistema della giustizia che non funziona e questo mal funzionamento protratto per decenni diventa cancro che si deposita nei più nascosti meandri del sistema stesso, cioè il carcere. C’è bisogno di portare la “normalità” all’interno della struttura penitenziaria cittadina di Baldenich, come proviamo a fare noi dell’associazione jabar con i corsi di computer, ma c’è anche bisogno di un supporto istituzionale: il garante dei diritti del detenuto. Qualcuno che abbia voglia di portare fuori i pensieri, le parole, le richieste e perché no anche i sogni e le passioni delle persone detenute nel carcere di Baldenich.
La delibera oltre ad istituire il garante e approvare il regolamento dello stesso, dichiara: “la presente deliberazione immediatamente eseguibile ai sensi dell’art. 134, comma 4, del D.Lgs. n. 267/2000, stante l’urgenza di provvedere”.
Noi avremmo preferito un garante e un regolamento come quello, ad esempio, del comune di Bologna (http://www.comune.bologna.it/media/files/odg.n._412_pg.n_210519_2013_reg._garante_all._b_.pdf), eletto dal consiglio comunale, con l’obbligo di riferire periodicamente dell’andamento del suo lavoro e delle condizioni del carcere, con un ufficio dedicato e anche retribuito in modo da responsabilizzare il suo operato, ma non siamo quelli del “tanto peggio, tanto meglio” e ci accontentiamo.
Come associazione che si ispira ai principi di giustizia e che guarda la tutela dei diritti, chiediamo che sia istituito al più presto il garante dei detenuti nel comune di Belluno.