Dal Catullo – Bisogna avere meno pregiudizi verso il carcere e le persone recluse

La scuola ci ha dato l’opportunità di confrontarci con una realtà poco conosciuta quale è il carcere. Ci siamo soffermati a riflettere con due volontarie della casa circondariale di Baldenich sulla gestione e rieducazione delle persone detenute.

La struttura è organizzata in 3 sezioni in base al sesso, tipologia di pena da scontare e stato psicofisico dei soggetti; per questo motivo è necessario che essi vengano seguiti da persone esperte, libere da pregiudizi. La Casa circondariale offre l’opportunità di un percorso scolastico che permette agli individui non la semplice occupazione momentanea, bensì il reinserimento sociale futuro.

La persona detenuta potrà vantare dunque un senso di dignità e integrità che lo solleveranno da un passato difficile.

Per il medesimo motivo vengono permessi degli incontri con terzi, previa autorizzazione, per fare in modo che la persona reclusa venga in contatto con la propria famiglia, mantenendo, per quanto possibile un legame affettivo.

Per poter modificare l’atteggiamento nei confronti di altri criminali non solo delle persone detenute ma anche della società, il carcere collabora con l’associazione Libera la quale, come suggerisce la denominazione stessa, è volta a liberare il pensiero collettivo da corruzione, criminalità per la giustizia sociale.

In conclusione, credo che questi incontri abbiano allontanato i pregiudizi riguardo ai detenuti che prima di essere tali sono persone che hanno commesso errori più o meno gravi.

A Scuola di Libertà – A.A. 2017/2018
Istituto di istruzione superiore Catullo, Belluno