A Scuola di Libertà a Belluno, terminata la terza edizione con l’associazione Jabar

A pochi giorni dalla conclusione di un anno scolastico assolutamente fuori dal normale, anche stavolta siamo riusciti a realizzare un incontro di educazione alla legalità per il progetto nazionale “A Scuola di Libertà” della Conferenza nazionale Volontariato e giustizia, cui aderiamo con costanza ormai da tre anni. Questo nonostante le difficoltà riscontrate da parte di alcuni istituti e docenti di fronte alla proposta di adesione gratuita ai nostri interventi in classe.

Grazie infatti alla disponibilità della docente Giulia Deon, siamo riusciti a coinvolgere due classi quinte dell’istituto Leonardo Da Vinci di Belluno in un breve excursus delle nostre attività dentro e fuori il carcere, parlando anche di come la nostra attività è cambiata in questo periodo di restrizioni e di forti limitazioni di accesso agli istituti penitenziari di tutta Italia. La lezione – rigorosamente a distanza – ci ha permesso di aggiornare gli studenti sui numeri delle carceri italiane contenuti nel rapporto dell’associazione Antigone, pubblicato il 21 maggio e di parlare anche un po’ di quel che è successo dopo l’arrivo dell’emergenza Coronavirus in Italia.

Con l’occasione abbiamo voluto lanciare anche qualche spunto di riflessione rispetto alla gestione della pena e al tema della rieducazione, che vede il volontariato tra gli agenti protagonisti nel percorso di riavvicinamento delle persone detenute alla società.

Possiamo dirci pienamente soddisfatti di essere riusciti a fare almeno questo accesso in classe e di poter portare all’attenzione dei più giovani temi così delicati, fondamentali però nella costruzione di una coscienza civica e di un pensiero allargato sui temi della reclusione, della limitazione delle libertà personali e della legalità più in generale.

Francesca Valente